Studio sull’attivazione dei meccanismi di morte cellulare: alla ricerca di nuovi bersagli terapeutici nel glioblastoma multiforme
Obiettivo dello studio
Lo studio si propone di valutare se una combinazione di composti chemioterapici a base di platino (in particolare un nuovo derivato di quarta generazione chiamato Pt(IV)Ac-POA) e un integratore fungino chiamato “Micoterapia U-Care” possa migliorare l’efficacia del trattamento contro il glioblastoma multiforme (GBM), un tumore cerebrale particolarmente aggressivo. Gli autori analizzano vari meccanismi di morte cellulare (apoptosi, necrosi programmata, mitofagia) per determinare se la terapia combinata possa potenziare l’uccisione delle cellule tumorali riducendo al contempo la tossicità tipica della chemioterapia.
Abstract
tumori cerebrali primari maligni restano tra i più difficili da trattare; in particolare, il Glioblastoma Multiforme (GBM) è il tumore cerebrale più letale. Le terapie standard attualmente in uso non sono sufficientemente efficaci nel migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti. Il Cisplatino (CDDP), un farmaco a base di platino, ha dimostrato efficacia contro diversi tumori solidi, ma è anche associato a vari tipi di tossicità non mirata. Per superare i limiti dell’uso del CDDP nel trattamento del GBM, sono stati sintetizzati composti di platino di quarta generazione, tra cui il Pt(IV)Ac-POA, una profarmaco con un acido grasso a catena media come ligando assiale, che agisce da inibitore delle deacetilasi dell’istone 3. Inoltre, è stato recentemente dimostrato che gli effetti antiossidanti dei funghi medicinali possono ridurre la tossicità dei farmaci chemioterapici, migliorando così l’efficienza terapeutica. Pertanto, la terapia combinata tra chemioterapia e micoterapia potrebbe essere utile nel trattamento del GBM, riducendo gli effetti avversi della prima grazie alle attività antiossidanti, antinfiammatorie, immunomodulanti e antitumorali della fitoterapia. In questo studio, mediante analisi immunoblotting, ultrastrutturali e di immunofluorescenza, abbiamo valutato il contributo dell’integratore fungino “Micoterapia U-Care” nell’attivazione di differenti vie di morte cellulare, in combinazione con composti a base di platino su cellule umane di glioblastoma U251.
Studio realizzato da
Ludovica Gaiaschi · Cristina Favaron · Claudio Casali · Federica Gola · Fabrizio De Luca · Mauro Ravera ·
Elisa Roda · Paola Rossi · Maria Grazia Bottone